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LA PASTA DI GRAGNANO: UNA STORIA DI TRADIZIONE E PASSIONE


Il pane è vita, sì.


Ma la pasta…la pasta è convivialità.

Immaginate una tavolata con tante persone che mangiano e ridono insieme…nella scena evocata dalla vostra mente non stanno forse arrotolando una forchettata di spaghetti?


Vogliamo raccontare una storia, che poi è la nostra storia


Inizia nella Valle dei Mulini, gioiellino incastonato nel bel mezzo dei Monti Lattari.

Come suggerisce il nome stesso, in questa zona aveva luogo la trasformazione del grano della Valle in farina.

Si sa, le cose migliori nascono dal nulla: l’acqua delle sorgenti dei Monti Lattari, la semola di grano duro, con la carezza del vento proveniente dai Lattari che garantiva una delicata e lenta asciugatura…del resto, mai mettere fretta all’arte.

Tutto questo dà vita a ciò che il mondo non si stanca di invidiarci.


L’ARTE DEI MACCARUNARI


Veri e propri artigiani del gusto.

Nell’800 l’epoca d’orooro di Gragnano, come è definita la nostra pasta: costellazioni di pastifici fioriscono lungo l’attuale Via Roma e piazza Trivione, verace cuore di una città che ormai ha trovato il suo inconfondibile marchio, il suo simbolo.

Le strade –ormai impreziosite dai maccheroni esposti a ogni angolo- sono in fermento, piene di vita e di entusiasmo, rimodellate nella struttura per favorire l’esposizione al sole e una più rapida asciugatura.

Il suo essere l’incarnazione di un prodotto economico, saziante e al tempo stesso squisito, rende la pasta il cibo democratico per eccellenza, presenziando in pari misura sulle tavole di nobili e plebei.

Questa, signori, è la storia di cui siamo portavoce e testimoni al tempo stesso…raccontare il nostro territorio con le parole è difficile.

Per fortuna, nella nostra Bottega, sono i profumi e i sapori a raccontarlo per noi…del resto, la nostra frittatina di pasta –rigorosamente di Gragnano- non ha bisogno di parole!

E, mentre continuiamo a cucinarla, a celebrarla e rivisitarla, contribuiamo a tramandare questa storia in modo che non possa mai essere dimenticata.

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