Immaginate il piacere per un piano ben riuscito. La soddisfazione è un sentimento che viene da lontano, presuppone un viaggio attraverso l’agire. L’accoglienza è questo, soddisfazione reciproca: quella del cliente, che viene accolto e si sente come a casa; la nostra, che sentiamo di aver svolto al meglio la nostra mission e tenuto fede ai nostri valori.
UN CLIENTE INSODDISFATTO È UN CLIENTE PERSO.
Non c’è dubbi che, la soddisfazione del cliente verrebbe meno nel momento in cui lo stesso, entrando in una delle nostre tante botteghe, non venisse accolto con prontezza, garbo e un sorriso amichevole dal nostro personale.
Un cliente ignorato è un cliente che non perderà altro tempo, si rivolgerà altrove alla ricerca di una maggiore empatia.
Il risultato di questa mancanza d’attenzione, scaturirebbe un excalation negativa che porterebbe alla perdita del cliente e all’ancora più sgradito passaparola negativo.
Ecco perché, fin dai primi giorni, i nostri collaboratori e collaboratrici vengono “educati” all’accoglienza.
PRIMO PASSO: SORRISO E PRONTEZZA
Regola numero uno, il cliente vuole ricevere un saluto adeguato, il primo impatto dice tutto sulla nostra capacità di mettere a proprio agio che si affida alle nostre leccornie.
Un sorriso rompe il ghiaccio come nient’altro.
Da noi, l’accoglienza e la soddisfazione del cliente ha la precedenza su qualsiasi altra mansione. Qualsiasi attività i nostri collaboratori svolgono, è importante, ma la soddisfazione del cliente lo è di più. Loro sono il motivo per cui svolgiamo il nostro lavoro.
SECONDO PASSO: LE DOMANDE GIUSTE TI PERMETTONO DI CAPIRE COME SODDISFARE IL CLIENTE.
Dal momento in cui un cliente varca l’ingresso di una delle botteghe Vanacore, i nostri addetti hanno il preciso obiettivo di scoprire come poter essere utili alla sua soddisfazione. Le domande, giuste, sono lo strumento perfetto per capire gusti e necessità, inoltre, una simile attenzione è rassicurante, il cliente saprà di essere nel posto giusto!
TERZO PASSO: L’ABITO NON FARÀ IL MONACO… MA COMUNQUE È UN POTENTE MEZZO DI COMUNICAZIONE.
La professionalità comincia dal dress-code. Un vestiario fuori luogo, darebbe una percezione fuorviante. Immaginate se un nostro collaboratore servisse i clienti vestito con giacca e cravatta. Sarebbe ridicolo!
QUARTO PASSO: LA CORRETTA COMUNICAZIONE È LA MADRE DEL SUCCESSO
Cerchiamo di capire l’umore del cliente. Ogni persona che viene a trovarci ha una sua storia e un suo vissuto, lasciare il giusto spazio, donando la percezione di essere pronti al sostegno è il miglior viatico per poter instaurare un rapporto di fiducia. I nostri collaboratori evitano sempre frasi come: “Posso aiutarti?”. Queste formule, semplicemente, non funzionano. A questo tipo di domanda succede quasi sempre la risposta: “No grazie, sto solo guardando”.
Una conversazione più naturale, non necessariamente legata alla possibile vendita, potrebbe instaurare un clima più disteso, favorendo l’esperienza che il cliente vive nella nostra bottega.
QUINTO PASSO: “HANNO DAVVERO UN BELL’ASPETTO LE NOSTRE LECCORNIE”
Mostrare i prodotti delle nostre botteghe, spiegarne il gusto e le caratteristiche, è sempre apprezzato dai nostri clienti. Accompagnare il cliente in ogni singolo momento della scelta, è qualcosa che resterà nella mente di quest’ultimo e aiuterà la fidelizzazione.
SESTO PASSO: IL SALUTO CREA UN PONTE VERSO UNA SUCCESSIVA VISITA.
Salutare e ringraziare calorosamente il cliente è l’ultimo atto di una bella esperienza. I saluti finali, sono la ciliegina sulla torta di tutte le esperienze vissute presso le nostre botteghe. Concludono la visita con soddisfazione e al contempo, gettano le basi per un bell’arrivederci.
Comments